Il Tribunale di Tempio vola nelle statistiche dell’amministrazione giudiziaria e vede la luce dopo anni di apnea (causa il pauroso arretrato). Ora i dati del ministero della Giustizia (sugli ultimi quattro anni) dicono che Tempio è sulla strada del completo risanamento.

La Sezione Penale, dopo le misure drastiche disposte dalla presidente Caterina Interlandi (sino a tre udienze al giorno e processi anche nel pomeriggio), è uscita dalle sabbie mobili e ha i risultati migliori del distretto e tra i migliori in Italia. 

I fascicoli pendenti sono passati da 15mila (2019) a 9900 (fine 2022) con una riduzione di un terzo. Il tempo medio di definizione dei procedimenti penali, rispetto al 2019, è passato da 2825 a 517 giorni, con una riduzione dell’80 per cento.

La Sezione Civile ha risultati meno brillanti e i gli avvocati lamentano rinvii lunghissimi per la definizione delle cause, ma il dato positivo è che, comunque, il numero dei procedimenti civili definiti è stato maggiore di quello dei nuovi procedimenti iscritti.

Da segnalare anche il boom delle vendite giudiziarie. Il Tribunale di Tempio nel 2022 ha venduto immobili per un valore complessivo di circa 54 milioni di euro, per un totale di tasse incassate dallo Stato di 2 milioni e 400mila euro. Il Tribunale di Sassari ha venduto nello stesso periodo beni per un valore pari a circa 27 milioni di euro, la metà rispetto agli uffici giudiziari galluresi. Il problema è che le vendite delegate (ad avvocati e commercialisti) funzionano, ma le procedure si bloccano quando le pratiche arrivano in Tribunale, i giudici non riescono a stare al passo delle vendite. Per il presidente Giuseppe Magliulo il bilancio è positivo, resta il problema dei vuoti di organico, soprattutto del personale amministrativo.

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