Si è difeso con forza davanti al giudice, e ha risposto a tutte le domande che gli sono state poste, Pasquale Serra (61 anni, golfarancino) ha respinto l’accusa di aver voluto uccidere Nela Codreanu e il marito sparando con il suo fucile subacqueo (la fiocina ha colpito la donna alla testa). «Ho reagito per salvarmi da una aggressione» ha detto oggi l’uomo sentito dal gip di Tempio Pausania per la convalida dell’arresto (l’accusa è tentato omicidio).

Serra ha detto di aver impugnato il fucile da sub dopo avere ricevuto diversi colpi in faccia e ha negato di aver tentato di saturare il suo appartamento con il gas. I Codreanu invece sostengono di essere entrati nella casa di Serra spaventati perché l’uomo minacciava di fare esplodere la bombola.

I fatti sono avvenuti venerdì a Golfo Aranci. I difensori di Serra, gli avvocati Antonia Mele e Pietro Carzedda, hanno depositato i certificati medici che attestano le lesioni sul volto di Serra. L’arresto è stato convalidato e per l’uomo è stata disposta la misura del carcere.     

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