Il 7 maggio del 1943 fu la prima radio al mondo ad annunciare “La guerra è finita!”.  A celebrare la gloriosa Radio Sardegna, sabato 11 novembre, con inizio alle 11 al Museo Archeologico di Olbia, il convegno organizzato da Anpi Gallura e Comune di Olbia,  “Da Marconi agli 80 anni di Radio Sardegna”; un excursus, dalla memoria e dai luoghi marconiani fino alle tappe salienti della stazione sarda voluta dagli Alleati, che ripercorrerà le emozionanti vicende che hanno collocato l’Isola al centro della storia della radio.

Grazie al prezioso lavoro di raccolta di saggi e testimonianze, sarà il giornalista e scrittore Romano Cannas a raccontare la prima radio libera italiana e il periodo storico che l’ha vista protagonista. Curatore del volume, edito da Rai Libri, “Radio brada. 8 settembre 1943: dalla Sardegna la prima voce dell'Italia libera” (uscito nel 2004), Cannas introdurrà  anche l’importante contributo Rai “Le voci di Radio Sardegna”.

La rievocazione dello storico esperimento di Guglielmo Marconi vedrà, invece, protagonista la figlia dello scienziato, Maria Elettra, che apparirà nella recente video-intervista realizzata dal giornalista Mario Mossa: primo collegamento a onde corte che il premio Nobel realizzò dalla stazione semaforica del promontorio di Capo Figari, a Golfo Aranci, luogo balzato agli onori della recente cronaca per la proteste in atto contro il progetto di riqualificazione che lo vedrebbe trasformarsi in struttura ricettiva.

A guidare la battaglia l’associazione di cittadini “Maremosso” che, sotto invito dell’Anpi, interverrà al convegno con l’attivista Paola Masala per raccontare gli sviluppi della mobilitazione e il possibile destino del sito. Coordinato e introdotto dal giornalista Mario Rojch, l’evento vedrà, inoltre, gli interventi del «indaco di Olbia, Settimo Nizzi, e del presidente dell’Anpi Gallura, Domenico Piccinnu.

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