Tre anni e due mesi di reclusione, è questa la pena inflitta dal giudice del Tribunale di Tempio, Marco Contu, all'hacker olbiese Fabio Luigi Petta.

L'uomo era stato arrestato nel 2011 dopo una complessa indagine condotta dalla Procura di Roma e dalla Dda di Cagliari e affidata agli specialisti del Centro nazionale anticrimine per la protezione delle infrastrutture critiche, il reparto della Polizia di Stato incaricato di perseguire i crimini informatici.

Petta è stato riconosciuto responsabile di un impressionante numero di violazioni della banca dati del Pubblico registro automobilistico (Pra), una infrastruttura informatica inserita tra quelle rilevanti per la sicurezza nazionale. Si parla di circa 8mila accessi tra il 2010 e il 2011.

Petta aveva anche predisposto un software, che avrebbe anche venduto, per effettuare le visure.

L'hacker olbiese è finito inoltre in una speciale classifica delle autorità statunitensi come uno dei pirati informatici più abili e pericolosi.

Il Tribunale ha accolto le richieste del pm Ginevra Grilletti, Petta era difeso dal penalista Angelo Merlini.
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