La Procura di Tempio Pausania ha chiesto il rinvio a giudizio dei quattro imputati considerati responsabili  della morte di quattro cavalli della scuderia Clodia di Roma, avvenuta il 13 luglio 2020 sulla nave Moby Aki durante il viaggio tra Civitavecchia e Olbia.

Secondo una perizia disposta dagli inquirenti, gli animali morirono per un colpo di calore nel garage della nave, durante la traversata. Sotto accusa ci sono  il comandante del traghetto Antonio Scotto Di Cicariello, il primo ufficiale di coperta Francesco Lo Nostro, l'allievo ufficiale di coperta Ernesto Prudente e l'autista del camion incaricato del trasporto dei cavalli, Maurizio Conti, difeso da Maurizio Mani.

Gli avvocati difensori dei due ufficiali, Giovanni Cimmino e Francesco Longhini, hanno chiesto l'oblazione per il reato di maltrattamento di animali e il gup Marco Contu si pronuncerà nella prossima udienza fissata per il 4 maggio.

Si sono costituite parti civili la scuderia Clodia, rappresentata dall'avvocata Nazarena Tilocca, e la onlus Horse Angels, patrocinata dall'avvocata Giulia Cossu.

Sono state citate in giudizio come responsabili civili la Moby e la ditta di autotrasporti Pieraccini.

(Unioneonline)

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