Tutti assolti per il caso “aste” del Tribunale di Tempio Pausania, stamattina è stata letta la sentenza che chiude la clamorosa vicenda che sei anni fa ha investito il palazzo di giustizia gallurese.

Il Tribunale di Roma ha escluso qualsiasi responsabilità del magistrato Alessandro Di Giacomo, dell’ingegnere olbiese Ermanno Giua, degli avvocati Giuliano Frau e Tomasina Amadori, tutti coinvolti, secondo le accuse della Procura capitolina, nella presunta asta pilotata della villa appartenuta all’imprenditore Sebastiano Ragnedda. 
Assolta (l’accusa era quella  di rivelazione di segreti d’ufficio) anche l’ex gip del tribunale di Tempio Elisabetta Carta, per la quale il pm aveva chiesto il proscioglimento anche alla fine dell’udienza gup.

Di Giacomo, difeso dall’avvocato Gian Domenico Caiazza, era stato sospeso da tutte le funzioni nel dicembre del 2017, da allora non ha più lavorato. Le difese (Giovanni Azzena, Antonello Desini, Filippo Dinacci, Fabio Varone, Antonello Fadda) parlano di una vicenda che ha provocato danni irreparabili. Per lo stesso caso sono stati già assolti altri quattro magistrati, tra i quali la presidente della Corte d’Appello di Cagliari, Gemma Cucca, e due cancellieri del Tribunale di Tempio. 

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