Caprera, la caretta caretta Kikka liberata in mare
Il Parco invita tutte le istituzioni tranne il ComunePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Le acque ancora tiepide di Monti d’a Rena hanno accolto Kikka, la tartaruga caretta caretta salvata il 3 settembre 2024 nelle acque di Caprera, quando fu avvistata, in gravi difficoltà perché avvolta in una busta di plastica, dal team del Diving Scuba Revolution Sardinia che ne fece immediata segnalazione al Parco Nazionale; dopo un breve ricovero presso il Centro di Primo Soccorso di Caprera, Kikka è stata curata al Crama dell’Asinara.
Ieri mattina è stata restituita al suo habitat naturale, il mare. A metterla in acqua sono stati Rosanna Giudice, presidente del Parco Nazionale di La Maddalena e Gianluca Mureddu, presidente di quello dell’Asinara, presso le cui strutture la tartaruga è stata curata. A fare da colorata cornice al bell’evento sono stati i bambini di alcune classi della Primaria di La Maddalena e i ragazzi di un paio di classi della Secondaria di Primo Grado di Palau.
Il fatto particolare però che il Parco Nazionale abbia invitato all’evento tutte le istituzioni locali, civili e militari tranne il Comune. E non si è trattato di una svista, assicurano dal Parco. A conferma del fatto che i due enti siano piuttosto ai ferri corti. C'è sa ricordare a questo proposito che quando, ad agosto, Rosanna Giudice venne nominata presidente, tra i tanti messaggi di congratulazioni pervenuti mancarono proprio quelli, istituzionali, dell’Amministrazione comunale del sindaco Lai.
Tornando a Kikka che ora sta vivendo le sue prime ore di libertà, ha circa 7 anni, ha un carapace di circa 30 cm, al momento del ritrovamento pesava meno di 3 kg e al momento del rilascio ne segnava 6, di chilogrammi.