Nell’isola di Spargi ci sono i cinghiali, spavaldamente circolanti anche nelle spiagge e impavidamente protagonisti del furto di borse, borsette e zaini dei bagnanti. Lo documentano filmati e foto diffuse in questi giorni sul web. E ciò desta preoccupazione anche per l’incolumità delle persone.

«Un problema questo per il quale il Parco nazionale non ha competenza», afferma il direttore, Giulio Plastina. «Sono consapevole del fatto che ci sia lì una criticità ma noi come Parco operiamo nell’ambito del Piano, approvato da tutti gli enti, di eradicazione del cinghiale; in questo caso è il sindaco, se ritiene si tratti di una situazione di incolumità pubblica, che dovrà pubblicare un’ordinanza che preveda delle modalità di intervento. In questo caso il Parco, davanti ad una richiesta di collaborazione, sarebbe pienamente disponibile».

Quel che quest’inverno non ha funzionato a Spargi, nell’ambito del piano di eradicazione, sono stati gli interventi con carabina dei Selecontrollori.

Le operazioni hanno infatti portato all’abbattimento di un solo esemplare.

Al momento si ignora quanti possano essere in quell’isola i cinghiali circolanti, che in passato erano scomparsi, per poi riapparire. Qualcuno dice che abbia attraversato il mare ma è più plausibile, a detta degli esperti, che vi siano stati riportati, da qualcuno. E queste sono le conseguenze.

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