Adolescenza tra sogni e rischi, ad Arzachena il 63% dei ragazzi si è ubriacato almeno una volta
Sono i dati dell’indagine che ha coinvolto circa 600 giovani tra gli 11 e i 19 anniPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
“Adolescenze in gioco” è il titolo del convegno che si è svolto ad Arzachena, durante il quale sono stati presentati i risultati di un’indagine condotta tramite questionari anonimi rivolti a più del 50% degli adolescenti residenti nel centro urbano e nei borghi.
Circa seicento ragazzi, tra gli 11 e i 19 anni, hanno risposto a domande pensate per esplorare le loro problematiche, aspirazioni, desideri, conoscenze e progetti di vita.
L’iniziativa è stata organizzata dalla cooperativa sociale La Rosa di Gerico e ha restituito un quadro ricco di spunti utili non solo per gli operatori che lavorano con i giovani, ma anche per gli amministratori locali interessati a definire politiche sociali più aderenti ai reali bisogni del territorio.
I dati sono stati illustrati da Andrea Ganau, psicologo e psicoterapeuta dell’età evolutiva. È emersa, in particolare tra i ragazzi tra i 16 e i 18 anni, una diffusa insoddisfazione riguardo alle strutture e alle attività disponibili nel territorio. Nonostante ciò, nel sondaggio sono state indicate come assenti anche iniziative in realtà esistenti, segno di una scarsa conoscenza o comunicazione dell’offerta attuale.
Tra i temi più delicati affrontati, quelli legati all’alcol, al fumo e all’uso di sostanze. L’88% degli adolescenti tra i 16 e i 19 anni ha dichiarato di aver bevuto almeno un bicchiere intero di alcol, e il 63% di essersi ubriacato almeno una volta. Tra questi, il 17% ha ammesso di essersi ubriacato più di venti volte. Anche tra gli 11–13enni, il 5% ha riferito esperienze di ubriacatura.
Per quanto riguarda il fumo, il 17% dei ragazzi tra gli 11 e i 13 anni ha provato almeno una sigaretta, mentre tra i più grandi la percentuale sale al 70%, con quasi il 40% che fuma più di una sigaretta a settimana. Sul fronte delle droghe leggere, il 5% dei più giovani ha dichiarato di aver provato una canna, contro il 39% dei 16–19enni. Solo una parte di questi ultimi, circa il 7%, ne fa un uso abituale.
Accanto ai dati sulle criticità, l’indagine ha rilevato anche aspetti positivi, come l’ampia partecipazione ad attività culturali e artistiche: coinvolgono l’82% degli 11–13enni e il 65% dei ragazzi più grandi. Alla domanda “Sei felice della tua vita?”, quasi l’80% dei più giovani ha risposto “sempre” o “spesso”, ma la percentuale cala con l’età: il 70% tra i 14 e i 15 anni, e il 65% tra i 16 e i 19. In quest’ultima fascia, il 27% si definisce felice “a volte”, mentre un preoccupante 6-7% ha risposto “quasi mai” o “mai”.
Durante il convegno, i dati sono stati commentati da Maria Antonietta Muroni, neuropsichiatra infantile, Carla Puligheddu, Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Sardegna, e Micaela Pisciottu, insegnante e artista locale. L’incontro è stato moderato da Gianluca Fois.