Si celebra oggi in Sardegna la festa del Corpo forestale e di Vigilanza ambientale, occasione per fare il punto sulle più importanti azioni svolte quotidianamente dai tanti agenti sul territorio, a tutela di quella che il presidente della Regione, Christian Solinas, ha definito “una perla ancora in buona parte incontaminata”, “un tesoro fragile che necessita di continue attenzioni, di occhi vigili e di regole inflessibili, se vogliamo, come fortemente vogliamo, che tutto questo sia conservato e tramandato a chi verrà dopo di noi”.

Il governatore ha rivolto “un doveroso riconoscimento al valore e all’importanza del Corpo forestale e di vigilanza ambientale, che ha ormai assunto un ruolo decisivo in vari campi di azione strategici, al servizio dei sardi e dell’ambiente”, ripercorrendone le tappe dall’istituzione, con la Legge regionale n. 26 del 5 novembre del 1985, fino a oggi con l’ampliamento delle competenze ambientali, di urbanistica, di paesaggio, sui beni demaniali e su quelli della salute pubblica.

“È una struttura – ha ricordato - diffusa su tutto il territorio regionale, che opera attraverso 7 servizi territoriali, 82 stazioni forestali, 10 basi navali, impegnando più di 1.400 unità. Il Corpo ha svolto inoltre un importante servizio durante i momenti più bui della pandemia, mettendo in campo quotidianamente i suoi uomini e i suoi mezzi a tutela della salute pubblica e per la repressione dei reati”.

Fondamentale, inoltre, è l’azione di lotta alla piaga degli incendi: “Dopo l’annus horribilis, quel 2021 funestato dalle tragedie che non lontano da qui hanno devastato il Montiferru, nell’estate del 2022 abbiamo assistito a un netto calo dei roghi, determinato anche dalla costante azione di prevenzione e di controllo delle campagne che nel corpo ha avuto un attore come sempre fondamentale, con l’aiuto dei vigili del Fuoco, degli uomini e donne di Forestas, dei volontari, dei barracelli”, ha detto Solinas.

“Ogni pianta che brucia è un pezzo di Sardegna che se ne va per non tornare più, un pezzo della nostra natura che perdiamo, con tutto ciò che essa rappresenta in termini materiali e immateriali. Abbiamo ancora nella mente le immagini apocalittiche dell’incendio del Montiferru: una tragedia la cui eco si sente ancora oggi”.

Il presidente ha infine parlato dei posti di lavoro: “La Giunta, dopo 18 anni, ha riaperto una stagione di concorsi e di assunzioni. Un primo concorso per 104 agenti è in fase di svolgimento, e vedrà gli idonei impegnati nel corso di addestramento per poi prendere servizio in varie stazioni. Seguirà un altro concorso per ufficiali ed altri, ancora per agenti. Saranno forze nuove e fresche in campo, che affiancheranno i più esperti nelle azioni quotidiane che distinguono i nostri forestali, non solo nella lotta agli incendi ma in tutte le operazioni finalizzate alla salvaguardia delle nostre ricchezze ambientali e nella lotta ai reati di inquinamento, di abusivismo, di contaminazione della natura. Una missione da svolgere con quello stesso amore per la natura che animò il vostro protettore San Giovanni Gualberto, vero amante del creato”.

(Unioneonline/s.s.)

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