Oltre 130 furti in dieci mesi, ben 26 tonnellate di rame trafugate dai cantieri o dagli impianti per le telecomunicazioni. E' il bilancio decisamente nero stilato da Telecom Italia che lancia l'allarme sul fenomeno crescente di furti di rame in Sardegna. Un allarme che oggi anche la Questura di Cagliari ha evidenziato - è di stanotte l'ultimo furto sventato lungo la statale 554 - garantendo un rafforzamento dei controlli su tutto il territorio. Secondo l'analisi proprio la provincia di Cagliari è quella in cui si registra il maggior numero di furti: 60 dall'inizio dell'anno con oltre venti chilometri di cavi telefonici asportati. Al secondo posto Carbonia con "solo" cinquanta colpi per un totale di 15 chilometri di cavi di rame rubati. I raid dei ladri, come sottolinea Telecom, stanno "provocando ingenti danni in numerose località con gravi ripercussioni nel tessuto economico e sociale del territorio. I tecnici sono sempre intervenuti tempestivamente per ripristinare i cavi asportati, riattivare nel più breve tempo possibile le linee telefoniche e ridurre i disagi per i propri clienti". Accanto agli interventi, proprio nelle zone in cui sono stati registrati il maggior numero di furti, L'azienda ha sostituito i cavi in rame asportati con speciali cavi in alluminio che, assicura l'azienda, "garantiscono le medesime prestazioni in termini di qualità dei servizi, ma che allo stesso tempo sono decisamente poco appetibili per il mercato clandestino dei ricettatori". Inoltre nelle stesse aree si sta attivando un apposito sistema d'allarme.
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