Impegno della Regione per affrontare l'emergenza sociale dell'indotto Alcoa con le cosiddette "politiche attive per il lavoro, finalizzate alla riconversione e all'aggiornamento del personale" per il quale i percorsi di riqualificazione potranno iniziare a luglio. Questo il risultato dell'incontro di oggi all'Assessorato regionale del Lavoro, cui hanno partecipato anche i rappresentanti sindacali territoriali del metalmeccanici per la questione dei lavoratori delle imprese d'appalto dello stabilimento di Portovesme.

"I percorsi di riqualificazione - ha reso noto l'assessore del Lavoro, Mariano Contu - saranno attivati entro luglio con un piano approvato e finanziato dall'Assessorato, a condizione che le rappresentanze sindacali e le associazioni datoriali presentino progetti utili alla riconversione aziendale". I segretari dei metalmeccanici hanno espresso un cauto ottimismo su quanto discusso nel corso dell'incontro cui dovrebbero seguire altre riunioni. "Entro il primo luglio dovrebbero partire i corsi di riqualificazione - ha detto Daniela Piras, segretaria della Uilm del Sulcis Iglesiente - noi ci riserviamo di verificare i percorsi che saranno seguiti e, soprattutto, che le tappe siano rispettate". Dello stesso avviso anche Roberto Forresu, segretario provinciale della Fiom, che ha parlato di "primo passo importante, attendiamo ora il verbale e i prossimi incontri".

Critica la posizione del presidente della Provincia di Carbonia Iglesias, Salvatore Cherchi: "A distanza di sei mesi dalla firma degli impegni fissati dal Piano Sulcis si procede in modo troppo lento per riaprire prospettive di lavoro per le imprese e i lavoratori dell'indotto. E' indispensabile che Ministero del Lavoro e Regione siano finalmente concreti".
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