La decisione è dell’autorità di bacino. Sempre meno riserve a Maccheronis cosi da domani nuove pesanti restrizioni, con l'acqua che verrà convogliata solo verso i potabilizzatori di Abbanoa.

Un provvedimento che ha fatto scattare l'allarme e le proteste, perché verrebbero tagliare fuori intere frazioni e una cinquantina di grandi strutture turistiche, rifornite dal consorzio di bonifica della Sardegna centrale. E le reazioni sono state immediate.

Il presidente del consorzio di Bonifica della Sardegna centrale, Ambrogio Guiso, non sembra intenzionato a ubbidire all’ordine: «Non me la sento di togliere l’acqua a tutta quella gente. E poi per farlo tecnicamente ci vorrebbe molto tempo».

L’imprenditore turistico Giovanni Sanna,  da Budoni, si dice sbalordito:  «Dall’oggi al domani ci dicono di mandare a casa 5 mila clienti e mille dipendenti. Servono soluzioni serie».

Martedì si terrà un vertice a Cagliari, convocato dalla presidente  della Regione Alessandra Todde. Ma il sindaco di Budoni Antonio Addis non appare intenzionato ad andarci: «Le riunioni sulle emergenze territoriali devono tenersi nei territori. Mi auguro in un cambio di sede».

Intanto le ultime piogge non hanno portato benefici all’invaso sceso sotto gli 8 milioni di metri cubi. Ormai è vera emergenza.

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