«Attratto dalla missione fin da giovane, accettò in spirito di obbedienza di partire per il Brasile vivendo la carità verso il prossimo come un culto reso a Dio».

Questa una delle motivazioni con cui Papa Leone XIV ha proclamato “Venerabile Servo di Dio” il sacerdote sardo Angelo Angioni (1915-2008).

Angioni, nato a Bortigali e cresciuto a Ozieri, dove entrò in seminario, venne ordinato sacerdote nel 1938.

«Quando, in occasione dell’Anno Santo del 1950, venne inviato a Roma dal vescovo di Ozieri per chiedere un luogo di missione per gli Oblati – ricorda il Dicastero per le cause dei santi - gli fu indicata la diocesi di São José do Rio Preto, in Brasile, che necessitava di sacerdoti. L’anno seguente, come sacerdote fidei donum, si inserì dapprima come cooperatore e poi come parroco nella parrocchia di São João Batista do Rio Preto, presso la quale esercitò il ministero fino alla morte».

«Egli – viene ricordato – realizzò il suo ideale missionario impegnandosi oltre che nell’attività pastorale anche nel campo sociale ed educativo, favorendo la creazione di una scuola parrocchiale e avviando l’Istituto Missionario del Cuore Immacolato di Maria, costituito da sacerdoti, diaconi, suore di vita contemplativa e laici».

(Unioneonline)

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