Rispetto delle distanze di sicurezza e quelle di appostamento, la caccia "a rastrello" in non più di tre persone, fucile scarico sulle strade di campagna e negli attraversamenti: sono tre delle regole di sicurezza "di base" per i cacciatori più volte ricordate da Arcicaccia e sempre di attualità visto l'incidente che ha coinvolto un ragazzo di 12 anni a Irgoli, rimasto ferito alla testa da un colpo partito inavvertitamente. "Chi va a caccia - spiega l'associazione - innanzitutto deve rispettare le distanze dai centri abitati, e se è in compagnia deve restare a debita distanza dall'altro cacciatore. La caccia a rastrello, quella in cui i cacciatori percorrono insieme il terreno, è ammessa per un massimo di tre cacciatori. Importante poi tenere il fucile sempre scarico, o comunque mettere l'arma in sicura, quando si percorrono strade di campagna". Presenza di filo spinato, necessità di scavalcare un recinto o saltare un fosso sono infatti attività che possono sollecitare l'arma e far partire un colpo che potrebbe risultare fatale. Queste regole già se "fossero applicate sarebbero un baluardo dagli incidenti. Troppo spesso, però, il cacciatore assume una confidenza eccessiva con l'arma, che non è una penna stilografica, ma un fucile". La normativa di sicurezza, inoltre, andrebbe perfezionata: "si dovrebbe rendere obbligatorio un abbigliamento abbastanza visibile come i giubbotti fluorescenti, e si potrebbero prevedere tabelle di sicurezza che indicano la presenza di strade, case, macchine agricole e attività ludiche, come ad esempio i percorsi per le mountain bike".
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