Dieci pronto soccorso sardi a rischio chiusura, bando per i medici in affitto a 85 euro l’ora
Erano stati introdotti dal centrodestra e il M5s li contestava, ora Ares decide di fare ancora ricorso ai camici a gettone. Ma è polemica nel campo largoPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Una costosa pezza che non avrebbe risolto il problema: così il Movimento 5 Stelle all’opposizione definiva il ricorso della Giunta di centrodestra ai medici in affitto per tamponare le falle negli organici dei pronto soccorso della Sardegna. Ora i pentastellati sono al governo della Regione. E Ares ha appena bandito una gara per reclutare camici a gettone da schierare per un anno in 10 ospedali dell’Isola, a 85 euro l’ora. Spesa prevista: 6,5 milioni. Che tra opzioni di estensione, contributi e quinto obbligatorio diventano 9,9 milioni.
La ragione? L’emergenza è totale, il contratto in vigore scade in estate e si rischia il caos sanità con l’Isola piena di turisti. Ma la decisione crea tensioni in maggioranza. «La procedura deve essere stoppata subito»: ne è convinto Francesco Agus (Progressisti), contrario alla privatizzazione del sistema dell’emergenza quando era in minoranza, ma anche adesso che è schierato nella coalizione che sostiene Alessandra Todde.
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Enrico Fresu