Dermatite bovina, nuovi casi sospetti: rischio abbattimenti
Un’ordinanza rivede i perimetri della zona rossaPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Due casi a Orani, uno a Orotelli e l’ultimo in ordine di tempo a Bottidda. Quattro focolai di dermatite nodulare contagiosa. E questi sono i casi accertati in Sardegna.
Ci sono poi i risultati delle prime analisi su altri capi: circa una decina di possibili casi che sono sotto stretta osservazione e sui quali sarebbero in corso ulteriori accertamenti. Fa paura, sempre di più, la peste dei bovini che ha fatto la sua comparsa nell’Isola il 23 giugno, per la prima volta nell’Europa occidentale: qui i primi abbattimenti sono già stati effettuati.
Poi il virus è saltato in Lombardia, portato da una bestia sarda. E si è presentato anche in Francia, nella Savoia, con la conferma arrivata ieri pomeriggio da parte del ministero dell’Agricoltura di Parigi. Proprio mentre a Cagliari, sede dell’assessorato alla Sanità, veniva firmata una nuova ordinanza che riparametrava le restrizioni per cercare di arginare lo spettro del dilagare della malattia.
Il focolaio di Bottidda porta il numero identificativo IT016SS049. Secondo il bollettino epidemiologico nazionale veterinario risulta confermato già dal 27 giugno. È il quinto ufficiale in Italia. Dopo i tre casi nuoresi (Orani e Orotelli) c’è stato il quarto focolaio a Porto Mantovano, in Lombardia, certificato il 25 e dichiarato estinto il 28.
L’articolo completo di Enrico Fresu su L’Unione Sarda oggi in edicola e sull’App Digital