Il Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica ha pubblicato  l’elenco delle aree presenti nella proposta di Carta Nazionale delle Aree Idonee (Cnai), che individua le zone dove realizzare in Italia il Deposito nazionale dei rifiuti radioattivi e il parco tecnologico. Sono cinquantuno in tutto. E otto si trovano in Sardegna: due nell’Oristanese  le restanti nella zona meridionale dell’Isola. 

La aree sono così suddivise: Albagiara, Assolo e Usellus; solo Albagiara e Usellus; Mandas e Siurgus Donigala; Segariu e Villamar; Setzu, Tuili, Turri e Ussaramanna; Nurri; Ortacesus; Guasila. 

Un passaggio in più, quello del ministero, che supera la Carta delle aree potenzialmente idonee che era stata pubblicata almeno un anno fa. Perché la procedura per la realizzazione della pattumiera radioattiva d’Italia va avanti, portata avanti dalla Sogin. 

La nuova Carta è stata elaborata «sulla base delle osservazioni emerse a seguito della consultazione pubblica e del seminario nazionale condotti dopo la pubblicazione della Carta Nazionale delle Aree Potenzialmente Idonee (Cnapi), e approvata dall’Ispettorato nazionale per la Sicurezza Nucleare e la Radioprotezione (Isin)».

I requisiti delle zone individuate, spiegano dal Ministero, «sono stati giudicati in linea con i parametri previsti dalla Guida tecnica Isin, che recepisce le normative internazionali per questo tipo di strutture». 

L’iter è ancora lungo: eventuali comuni rimasti fuori dall’elenco possono presentare la propria candidatura nei prossimi trenta giorni. Lo possono fare anche quelli individuati nella lista. E c’è da scommetterci: dalla Sardegna non si farà avanti nessuno. Tutti i Comuni hanno deliberato il loro no alle scorie nucleari. 

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