Decreto aree idonee per l’eolico, Truzzu: «Serve il dialogo col Governo, altro che tradimento»
Il capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale: «I problemi sull’attuale speculazione sono nati con Draghi, quando Todde era sottosegretaria»Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
«Lo abbiamo sempre sostenuto, la strada da percorrere è quella del dialogo con il Governo nazionale, non quella del braccio di ferro gridando al '”tradimento” che poi costringe ad una repentina marcia indietro con gli odierni toni trionfalistici fuori luogo».
Così Paolo Truzzu, capogruppo di Fratelli d'Italia in Consiglio regionale, sulle novità annunciate dalla presidente della Regione Alessandra Todde sul tema dell'eolico, con l’intesa trovata sulla ree idonee per la realizzazione degli impianti.
«Le dichiarazioni della presidente somigliano più ad un bollettino di guerra che al riconoscimento della disponibilità del Governo Meloni ad ascoltare e tenere in considerazione le richieste della Regione. Contrariamente a quanto era accaduto con il Piano di transizione energetica del Governo Draghi», ricorda Truzzu, «che fu approvato nonostante il parere contrario della Commissione Ambiente della Conferenza Stato-Regioni, peraltro coordinata da un esponente di Fratelli d'Italia».
Proprio quel Governo, secondo l’ex sindaco di Cagliari, «nel quale Alessandra Todde aveva un ruolo di rilievo, essendo viceministro dello Sviluppo economico. Da quegli atti, approvati nel silenzio dell'attuale presidente della Regione, sono derivati tutti i problemi legati all'assalto al territorio sardo da parte degli speculatori».
La Giunta Todde voleva far credere «che una semplice moratoria potesse ostacolare la speculazione energetica nel nostro territorio. Ormai si è capito che si è trattato di un provvedimento per buttare fumo negli occhi dei cittadini preoccupati, perché senza il decisivo dialogo istituzionale non ci sarebbe stato alcun passo avanti», conclude l'esponente di FdI.
(Unioneonline)