Trenitalia sopprimerà 12 corse su 19 che collegano il Sulcis-Iglesiente a Cagliari. Insomma, vengono ripagati in questo modo i 1400 viaggiatori della provincia che per via della crisi lasciano sempre più spesso la macchina in garage e disdicono i contratti delle case prese in affitto a Cagliari e sceglie i collegamenti ferroviari.

Ancora la notizia non è ufficiale ma Francesca Demartis, 31 anni, impiegata all'Università e referente per Iglesias del "Gruppo pendolari di Iglesias e Carbonia", di cui fanno parte oltre 700 persone, è riuscita ad entrare in possesso dell'elenco delle 59 corse da tagliare in tutta la Sardegna a partire dal 10 marzo. Nel caso del Sulcis-Iglesiente sarà un vero e proprio disastro. Da Iglesias spariscono le corse per Cagliari delle 6.30, 7.22 (festivo), 17.22; per Villamassargia delle 10.19 e 12.19. Da Carbonia per il capoluogo le corse delle 10.10, 12.10 e per Villamassargia delle 17.26. Da Villamassargia soppressione per le corse delle 10.34 e 12.34 dirette a Iglesias e per i treni delle 7.34 (festivo) e 17.34 con destinazione Carbonia. La parola d'ordine “tagliare” si usa anche per le corse inverse, con partenza da Cagliari: per Iglesias spariscono quelle delle 6.45 (festivo) e 16.45; per Carbonia delle 9.45 e 11.45.

"Di fatto - spiega la Demartis - stanno isolando il territorio e il tutto avviene nella totale assenza delle istituzioni che dovrebbero rappresentarci e sostenere la nostra battaglia, ma soprattutto trovare soluzioni per evitare che Trenitalia continui a depotenziare un servizio così importante fino a farlo quasi scomparire". Sotto accusa, in particolare, la Regione: "Non solo non ha stipulato il contratto di servizio con Trenitalia, ma ha dimostrato ancora una volta di non avere alcun peso sulle decisioni nazionali, lasciando che un'intera isola e, in particolare, un territorio già in crisi, siano abbandonati al loro destino di progressivo impoverimento".

I dettagli nell'articolo di Cinzia Simbula sull'Unione Sarda in edicola.
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