Casi Covid in aumento anche in Sardegna.

Nella settimana 22-28 dicembre, stando a quanto riferisce la Fondazione Gimbe nel suo consueto report del giovedì, si registra ancora una volta nell’Isola una performance in peggioramento per i casi attualmente positivi al Covid per 100.000 abitanti (366) e si evidenzia un aumento del 61,1% dei nuovi casi rispetto alla settimana precedente.

La Città metropolitana di Cagliari raggiunge un'incidenza di 244 casi positivi per 100mila abitanti. Seguono Nuoro con 181, Oristano con 177, il Sud Sardegna con 130 e Sassari con 129. Sotto soglia di saturazione i posti letto in area medica (8%) e in terapia intensiva (6%) occupati da pazienti Covid-19.

I VACCINI – Quanto ai vaccini, la popolazione sarda che ha completato il ciclo vaccinale è pari al 79,4% (media italiana 78,1%): in termini assoluti sono 1.268.975 su circa 1,6 milioni. A questi bisogna aggiungere un ulteriore 2,7% (media italiana del 3,2%) solo con prima dose.

Corrono le dosi booster: il tasso di copertura vaccinale con terza dose è arrivato al 56,2%, poco sotto la media del resto del Paese che si attesta sul 58,9%. Secondo alcune stime l'80% dell'immunità di gregge potrebbe essere raggiunta subito dopo Capodanno, visto che negli ultimi giorni si è assistito ad un nuovo boom di somministrazioni (circa 16mila solo nelle ultime 24 ore) e di una risalita delle prime dosi, sopra le 1.200 inoculazioni al giorno.

IN ITALIA – Sul territorio nazionale, la settimana di Natale ha visto un'impennata di oltre l'80% dei nuovi casi di Covid-19, una crescita del 20,4% di ricoverati con sintomi e del 13% di persone in terapia intensiva. Aumentano anche i decessi: dal 22 al 28 dicembre sono stati 1.024, con una media di 146 al giorno rispetto ai 126 dei 7 giorni precedenti (+16%).

"Da 2 mesi e mezzo - spiega il presidente della Fondazione Gimbe Nino Cartabellotta - si rileva un aumento dei nuovi casi, che nell'ultima settimana ha subìto un'impennata, superando quota 320mila, sia per l'aumentata circolazione virale, sia per l'incremento del numero dei tamponi".

I dati "dimostrano una notevole crescita della circolazione virale, sia per l'espansione della variante Omicron, che per l'aumento dei contatti nel periodo delle festività, il cui impatto su ricoveri e decessi sarà visibile nelle prossime settimane".

GLI OSPEDALI – Sul fronte ospedaliero, si legge sul report, aumentano ancora i posti letto occupati da pazienti Covid rispetto alla settimana precedente.

Tuttavia, si registra "una notevole riduzione della percentuale dei pazienti ricoverati in area medica e in terapia intensiva sul totale degli attualmente positivi che deriva da vari fattori: identificazione di un maggior numero di casi, aumento delle coperture vaccinali e delle terze dosi, aumento del numero delle persone guarite e numero elevato di casi nella fascia 0-11, meno soggetta a forme severe di malattia. Solo, nelle prossime settimane, si potrà valutare anche la possibile minor virulenza della variante Omicron". 

I TAMPONI – Nelle ultime due settimane il numero dei tamponi totali è passato da 3.750.804 del 8-14 dicembre a 5.175.977 del 22-28 dicembre (+38%), per l'incremento sia dei tamponi rapidi (+38,7%) che molecolari (+36,3%). Secondo Gimbe “la corsa ai tamponi senza regole sovraccarica il sistema di testing, impedendo di testare con tempi adeguati chi ne ha realmente bisogno"; inoltre, “il ricorso sregolato ai tamponi rapidi da parte di soggetti asintomatici contribuisce ad alimentare false sicurezze, visto il 30-50% di falsi negativi. Infine favorisce l'espansione del mercato nero".

(Unioneonline/D)

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