E' stata probabilmente un'ostruzione della canna fumaria, dovuta alla presenza di materiale che ne impediva il corretto funzionamento, a causare la fuoriuscita di monossido di carbonia che ha ucciso, nella villetta di Aggius, Gustavo Vasa e la fidanzata Francesca Sanna nella notte tra il 17 e il 18 febbraio scorso. I Vigili del Fuoco hanno svolto la perizia nell'abitazione di proprietà della famiglia Sanna. Una verifica dettagliata, con tanto di distruzione di alcuni muri, all'interno del quale passava la canna fumaria, con l'inserimento di telecamere all'interno dello stretto condotto. E' stata riaccesa la caldaia, posta sotto sequestro dal 18 febbraio scorso, subito dopo la tragedia. Questa mattina il perito nominato dal pubblico ministero Roberta Guido, il vicecomandante provinciale dei Vigili del Fuoco di Sassari, ing. Luca Manselli, alla presenza dei consulenti di parte, ha eseguito gli accertamenti richiesti dagli inquirenti, indispensabili per stabilire eventuali responsabilità nel decesso dei due fidanzati, che con una coppia di amici erano giunti in Sardegna per partecipare ai festeggiamenti del Carnevale di Tempio Pausania e che solo per miracolo sono riusciti a salvarsi. Nei prossimi giorni il consulente fornirà al magistrato una dettagliata relazione su quanto raccolto oggi nel sopralluogo.
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