23 euro per un Ajaccio-Nizza, 66 per raggiungere Parigi. La metà di quanto pagano i sardi per raggiungere la penisola in regime di continuità territoriale: basti pensare che un Cagliari-Roma, con una distanza molto simile a quella che separa Ajaccio e Nizza, parte da 45 euro. Solo un esempio dell’importante disparità di trattamento, da parte dell’Unione europea, che si evidenzia tra la Sardegna e la Corsica per quel che riguarda i voli in continuità, ovvero quei collegamenti con prezzo calmierato per i residenti.

L’altra differenza è puramente numerica. La Sardegna, infatti, a fronte di una popolazione da oltre un milione e mezzo di abitanti, ha ottenuto tre milioni di posti in regime agevolato: circa due per abitante, o poco meno. I cugini francesi, invece, hanno ottenuto sì un numero di posti leggermente inferiore – 2,8 milioni – ma su un’isola decisamente meno popolata, con 350 mila abitanti: si parla di otto posti per abitanti. Di fatto, il quadruplo.

La conseguenza è il taglio delle rotte, con pochi aerei che vanno rapidamente soldout nel periodo estivo, di massima affluenza: il corollario è un’impennata nei prezzi, sia per i turisti che sperano di raggiungere la Sardegna, sia per i sardi che desiderano partire in vacanza. 

(Unioneonline/L.Ne.)

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