«Né Corsica, né Baleari, piuttosto Corsica e Baleari: alla Sardegna serve un modello sardo che tenga conto dell’esigenza dei sardi e nasca dal confronto con altri modelli affermati in Europa e tenendo conto delle buone soluzioni che anche nel recente passato sono state adottate nell’Isola per garantire il diritto alla continuità dei sardi».

Questo sostiene Antonio Moro, assessore regionale ai Trasporti, che oggi riferirà in commissione speciale per l’Insularità sulle problematiche della continuità aerea da e per la Sardegna.

Nel parlamentino sono già cominciate le audizioni dei docenti dell’università di Cagliari Roberto Devoto e Gianfranco Fancello, e di Giovanni Dore, esperto di diritto comunitario.

Devoto e Fancello, in particolare, ritengono che il modello attuale di continuità non abbia più senso di esistere perché obsoleto. Da quattro anni i due docenti promuovono un sistema misto, che prende il meglio di quello spagnolo e di quello sardo. 

ro. mu. 

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