Comunità energetiche e sicurezza informatica: una sfida strategica anche per la Sardegna
Se n’è parlato a Cagliari durante un incontroPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
La nascita e la diffusione delle comunità energetiche rappresentano una grande opportunità anche per la Sardegna, dove la transizione verso un modello energetico più sostenibile, condiviso e partecipato è sempre più centrale nel dibattito pubblico. Accanto ai benefici ambientali ed economici, tuttavia, emerge un tema spesso sottovalutato ma cruciale: la sicurezza informatica.
Se n’è parlato a Cagliari durante un incontro TEDx, nel corso del quale Gianmarco Sitzia, perito industriale, ha dedicato il proprio intervento ai rischi e alle responsabilità digitali legate allo sviluppo delle comunità energetiche. Realtà che, per funzionare in modo efficiente, si basano su piattaforme informatiche, reti di comunicazione e sulla gestione continua di grandi quantità di dati.
Le comunità energetiche, infatti, non sono soltanto impianti fotovoltaici o sistemi di accumulo, ma vere e proprie infrastrutture digitali. Produzione, consumo e scambio dell’energia vengono coordinati attraverso software e dispositivi interconnessi, che possono diventare vulnerabili se non adeguatamente protetti.
Nel suo speech, Sitzia ha evidenziato come un attacco informatico o una gestione insufficiente della sicurezza possano provocare interruzioni del servizio, perdita di dati sensibili e danni economici per cittadini, imprese ed enti locali coinvolti. Un rischio destinato ad aumentare con la crescita del numero delle comunità energetiche e con la loro diffusione anche nei piccoli centri.
«La sicurezza informatica non è un optional, ma una parte integrante della progettazione», ha sottolineato Sitzia, rimarcando la necessità di integrare fin dalle fasi iniziali adeguate misure di protezione e una governance chiara dei sistemi digitali.
Particolare attenzione è stata rivolta anche al tema della formazione e della consapevolezza: nelle comunità energetiche i cittadini sono parte attiva del sistema, ed è quindi fondamentale che abbiano una conoscenza di base dei rischi digitali e delle buone pratiche da adottare.
L’incontro di Cagliari ha così acceso i riflettori su un aspetto centrale della transizione energetica, ricordando come sostenibilità e innovazione debbano procedere di pari passo con la sicurezza. Un tema che riguarda da vicino anche la Sardegna, chiamata a cogliere le opportunità del futuro energetico senza trascurarne le criticità.
