«Sardegna fuori dall’emergenza cavallette entro due anni». La ventata di ottimismo arriva dalla Regione, la condizione è una sola: che il piano studiato per fronteggiare l’emergenza sia attuato nelle modalità previste.

Oggi, a Cagliari, l’assessora dell’Agricoltura Valeria Satta ha incontrato i rappresentanti delle associazioni coinvolte, Coldiretti, Copratri, Cia e Confagricoltura, decisamente più cauti rispetto alle previsioni della giunta: «La verità è che siamo in ritardo di anni», dice Leonardo Salis della Coldiretti Nuoro-Ogliastra, «La Regione avrebbe dovuto arare i terreni nell'autunno 2022 per debellare le uova, ora si deve intervenire con i trattamenti fitosanitari su tutta la superficie. Ci sono state date rassicurazioni sia sulla lotta sul campo che sulle risorse per le arature in autunno, ma noi aspettiamo di vedere i risultati tra un mese, quando tutte le cavallette voleranno».

I primi trattamenti sono iniziati un mese fa, subito dopo la schiusa: un intervento che, secondo l’assessora Satta, garantirà una sensibile riduzione della superficie infestata, che nel 2022 arrivò a 50mila ettari. Ma la portata, chiarisce il direttore di Copagri Pietro Tandeddu, sarà evidente solo a luglio: «Ci auguriamo che l'assessora abbia ragione a essere ottimista».

Un capitolo a parte è quello dei ristori: «Al momento si stanno liquidando solo quelli del 2020», dice Tandeddu. «È necessario accelerare per coprire gli anni successivi e dare sollievo ai tanti agricoltori colpiti».

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