Nuova gestione e dietrofront. Il commissario straordinario del Brotzu, Maurizio Marcias, ha sospeso il provvedimento di revoca dell'incarico di direzione di Struttura complessa a indirizzo oncologico che era stato adottato contro Massimiliano Tuveri. Ma il medico non tornerà subito al lavoro tra piazzale Ricchi e via Jenner (Businco): andrà in Ogliastra, a Lanusei, al Nostra Signora della Mercede, dove opererà in attesa che al Brotzu vengano allestiti reparto, sale operatorie ed equipe che gli consentiranno di intervenire sui tumori al pancreas, e non solo. Che è ciò che Tuveri voleva fare fin dal suo ritorno in Sardegna. E gli è stato impedito. 

Esposto e revoca dell’incarico 

Si chiude così, per ora,  un capitolo nero della storia della sanità cagliaritana. In sintesi: dopo aver vinto un bando, a giugno dell’anno scorso il  medico aveva firmato un contratto per dirigere la struttura complessa di Chirurgia generale oncologica dell’Arnas. Una nuova unità che, se fosse entrata a regime, avrebbe ridotto i viaggi della speranza e, magari, salvato la pelle a molti sardi. Ma non è mai partita. Niente sale, niente personale, Tuveri era stato relegato a “lavorare” in una sorta di sgabuzzino. Lo scontro con l’allora direzione aziendale è culminato, da una parte, con un suo esposto alla Corte dei Conti, sostenuto da numerosi colleghi, mentre dall’altra, per tutta risposta, il 22 aprile era stata redatta una lettera di revoca dell’incarico per mancato raggiungimento degli obiettivi. 

Le trattative 

La polemica è esplosa quando la vicenda è diventata di dominio pubblico: erano state anche indette delle manifestazioni in favore del medico bistrattato. Ma intanto si stavano muovendo le leve della diplomazia legale: l’avvocato dell’oncologo, Gianni Benevole, autore di esposti e  ricorsi, ha incontrato a più riprese i colleghi che difendono gli interessi dell’Arnas. Dove, nel frattempo, è stata silurata la Dg Agnese Foddis (è rimasto, per ora, il direttore sanitario Raimondo Pinna, colui che maggiormente si è scontrato con Tuveri) ed è arrivato il commissario Marcias. Oggi la svolta: la “revoca della revoca” dell’incarico.   Ma nello stesso periodo è successo anche qualcos’altro: l’Asl Ogliastra ha offerto un posto a Tuveri e lui ha accettato, in attesa di novità operative cagliaritane.

Bartolazzi: «Tuveri sapeva»

A ricostruire (dal suo punto di vista) i passaggi è stato l’assessore regionale alla Sanità, Armando Bartolazzi, che questa mattina in Consiglio regionale ha risposto a un'interrogazione di Alessandro Sorgia (Lega), che chiedeva conto della vicenda: «Al dottor Tuveri erano ben note le complesse dinamiche inerenti gli aspetti organizzativi della struttura che avrebbe diretto e le conseguenti lunghe tempistiche necessarie per garantirne l’ottimale operatività», ha spiegato l’assessore. Che ha aggiunto: «Inoltre, a seguito di un colloquio tenutosi con me e con l’assessore al Bilancio, Tuveri apprendeva anche del mancato stanziamento dei fondi in Finanziaria destinati alla celere attuazione - all’interno della struttura - dei suoi progetti collegati all’attività di autotrapianto insulare, da sviluppare nell’ambito delle prestazioni chirurgiche erogate nel reparto». Non solo: a detta di Bartolazzi Tuveri ha ricevuto «l’importante e costante sostegno delle competenti strutture amministrative dell’Arnas, al fine di consentirgli il celere completamento degli adempimenti finalizzati all’attivazione della struttura da lui diretta, stante il ritardo registrato a causa della sua palesata difficoltà ad ottemperare agli obblighi contrattuali». Lui l’ha pensata diversamente: lo studiolo non sembrava un vero sostegno alla sua professionalità. 

Ma «considerati la delicatezza della questione ed il disagio subito dai pazienti oncologici» l’assessorato ha provato a mediare tra le parti in guerra. Ed è emerso che «sussistono criticità logistiche per l’ attivazione del servizio di Chirurgia diretto da Tuveri, connesse prioritariamente alla necessità di ristrutturazione delle sale operatorie». Dalle valutazioni che era stato possibile effettuare, «non era parso percorribile lo spostamento temporaneo della suddetta attività chirurgica in un altro contesto clinico del Brotzu». Da qui la decisione di Tuveri, concordata, di trasferirsi per un periodo in Veneto, sino a dicembre 2024. Successivamente, «a seguito di accurati approfondimenti, si è potuta apprezzare la perdurante assenza delle condizioni necessarie per poter effettuare i trattamenti chirurgici da parte del dottor Massimiliano Tuveri nella struttura complessa di chirurgia oncologica all’Arnas». 

Trasferimento temporaneo in Ogliastra

Quindi «nelle more della costituzione dei presupposti, è stata prevista, di comune accordo tra le parti, una collaborazione di Tuveri con la equipe di Gian Pietro Gusai alla Asl Ogliastra». Mentre il Brotzu, nuova gestione, è tornato sui suoi passi: ora bisogna capire cosa farà la Corte dei Conti. 

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