Undici immobili, tra terreni e fabbricati, ubicati nelle province di Nuoro e Sassari, una ditta individuale, le quote e il compendio aziendale di 3 società operanti nel settore agro-pastorale e di locazione immobiliare, 5 autoveicoli e diversi rapporti finanziari, per un valore complessivo di oltre 2 milioni di euro.

È l’entità del sequestro eseguito oggi dalla Polizia di Stato attraverso il Servizio Centrale Anticrimine del Dipartimento della Pubblica Sicurezza e la Divisione Anticrimine della Questura di Cagliari nell’ambito di una strategia di contrasto all’accumulazione dei patrimoni illeciti da parte delle consorterie criminali.

L’indagine ha riguardato due persone sospettate di far parte d una organizzazione attiva nel traffico di droga e operante nelle province di Cagliari e di Nuoro, entrambe coinvolte nell’operazione dalla Squadra Mobile di Cagliari nel 2023, denominata “Primavera fredda”.

Entrambe di Nuoro ed entrambe ultraquarantenni, sono già in carcere, condannate in primo grado. 

«Le complesse indagini patrimoniali – hanno spiegato gli investigatori durante una conferenza stampa in Questura – hanno permesso di ricostruire un articolato sistema di intestazioni fittizie e movimenti patrimoniali sospetti, conducendo all’individuazione di un ingente patrimonio che si assume illecitamente accumulato quale provento del traffico di droga».

Il provvedimento eseguito su richiesta della Procura, aggiungono gli inquirenti, «conferma l’importanza che rivestono, nell’azione di contrasto alla criminalità organizzata, le misure di prevenzione patrimoniali, capaci di sottrarre ai patrimoni illecitamente accumulati, restituendo alla collettività risorse economiche ottenute illegalmente».

Ancora, viene sottolineato, «particolare rilevanza assume il sequestro delle attività imprenditoriali, elemento chiave nella strategia di contrasto all’infiltrazione criminale nell’economia legale. La sottrazione di aziende al controllo della criminalità organizzata impedisce il reinvestimento dei proventi illeciti e tutela il mercato dalla concorrenza sleale».

(Unioneonline)

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