Numeri allarmanti arrivano da Amnesty International in merito alla violenza sulle donne in Sardegna. Come certificato dall'Istat, negli ultimi sei anni nell'Isola sono state 4.501 le chiamate al numero antiviolenza 1522.

E nel mondo ogni giorno 137 donne vengono uccise. Una situazione ulteriormente aggravata durante il recente lockdown che ha avuto tra le varie conseguenze anche quello dall'aumento degli episodi di violenza domestica.

Per questo Amnesty, attraverso la campagna #Iolochiedo, chiede al governo italiano una revisione dell'articolo 609 bis del codice penale, "mettendo al centro della norma di legge - recita una nota - l'elemento del consenso della persona offesa".

"L'Italia ha sottoscritto la Convenzione di Istanbul nel settembre del 2012, il parlamento l'ha ratificata nel 2013 ma nonostante ciò la legislazione non è ancora stata modificata secondo le direttive del documento. A nostro avviso è importante completare questo passaggio perché il trattato di Istanbul rappresenta il primo strumento internazionale giuridicamente vincolante sulla prevenzione e la lotta alla violenza contro le donne" ha commentato Tina Marinari, coordinatrice campagne di Amnesty International Italia.

Il femminicidio e lo stupro, ricorda l'organizzazione, "sono le forme più estreme della violenza di genere, ma non le sole. L'Istat rileva anche l'incidenza di minacce (12,3%), spintonate (11,5%), schiaffi, calci e morsi (7,3%), contusioni per mezzo di oggetti (6,1%). Il 15,6% delle donne ha subito contro la propria volontà baci, abbracci o palpeggiamenti, mentre i rapporti sessuali inflitti con la forza e contro la volontà della vittima sono al 4,7%; i tentati stupri arrivano al 3,5% e gli stupri effettivi al 3%. Non è andata meglio nel 2020. La convivenza continua e forzata imposta dalla quarantena anti Covid-19 ha generato un generale e preoccupante incremento di episodi di violenza domestica nei confronti delle donne. Solamente nel mese di marzo circa 2900 donne si sono rivolte ai centri anti-violenza, il 74% in più rispetto alla media registrata nel 2018 dalla rete dei centri antiviolenza D.i.Re.

(Unioneonline/s.s.)
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