Rinnovato stamane dal Questore di Cagliari e dalla presidente del CIPM (Centro Italiano per la Promozione della Mediazione) Sardegna il Protocollo “Zeus”. 

Un anno esatto fa la firma del protocollo di intesa che ha introdotto nei decreti di ammonimento la cosiddetta “ingiunzione trattamentale” indirizzata ai soggetti ammoniti grazie alla quale “viene focalizzata l’attenzione non solo sulle vittime, ma anche sulle figure degli stalker e dei soggetti maltrattanti indirizzandoli, in seguito alla notifica del provvedimento di ammonimento emesso dal Questore nei loro confronti, ad aderire ad un percorso  rieducativo orientato all’acquisizione della consapevolezza del disvalore sociale e/o penale delle azioni commesse e ad apprendere le corrette modalità di gestione delle loro emozioni”.    
Il monitoraggio delle situazioni più critiche ha permesso di riscontrare la riduzione del tasso di recidiva dei reati commessi nell’ambito della violenza di genere. Il CIPM Sardegna, che si avvale di un’equipe multidisciplinare, “comunica infatti alla Questura la mancata presentazione del soggetto, la sottoposizione al percorso ovvero l’abbandono del trattamento, comportamenti che possono essere valutati dal Questore come sintomatici o meno del persistere della pericolosità sociale”.
Nel corso di un anno in cui il Protocollo è stato in vigore, lo dicono i dati forniti dalla Polizia, “il 63% dei soggetti ammoniti si è presentato ai colloqui con i professionisti del CIPM, intraprendendo un percorso di recupero e solo una bassa percentuale di questi, appena l’8%  ha continuato a porre in essere condotte violente e persecutorie che hanno portato ad arresti in flagranza o all’applicazione di misure cautelari da parte dell’Autorità Giudiziaria, quali il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa, gli arresti domiciliari o la custodia in carcere. Coloro che invece non hanno aderito al protocollo Zeus nel 29% dei casi hanno reiterato nella condotta persecutoria”.
Un bilancio positivo, dunque, “considerando anche il fatto che l’adesione al percorso trattamentale è del tutto volontaria e sotto questo profilo decisiva è stata la capacità professionale espressa dagli operatori della Divisione Anticrimine della Questura che, in sede di notifica dell’Ammonimento del Questore, accompagnano il destinatario del provvedimento nel processo di recupero”.
Sempre nel corso dell’ultimo anno è stata “rilevata anche una crescita esponenziale del numero degli ammonimenti per violenza domestica, emessi d’iniziativa dal Questore di Cagliari in presenza dei delitti cosiddetti ‘sentinella’ riconducibili al più grave reato dei maltrattamenti in famiglia, a dimostrazione della sempre maggiore attenzione della Polizia di Stato nella lotta contro ogni forma di violenza di genere e della costante vicinanza alle vittime di tali gravi reati”.
(Unioneonline/D)

© Riproduzione riservata