Via da oggi alle prenotazioni per i vaccini anti-Covid agli over 40, in una giornata cruciale che potrebbe segnare una svolta in un percorso che ha avuto sinora numerosi rallentamenti.

A partire dalle 12 i nati nel 1981 e negli anni precedenti possono prenotare la prima dose. E alla stessa ora un click consente di fissare l'appuntamento per l'Open Day, l'apertura straordinaria per le somministrazioni in programma domani e sabato, dalle 19 alle 24, negli hub di Cagliari (Fiera), Sassari (Promocamera), Alghero (stadio "Mariotti"), Olbia (ex autosalone lungo la 125), Tempio (Teatro Tenda) e Ozieri (quartiere fieristico San Nicola).

COME REGISTRARSI – Per poter registrarsi a ricevere il vaccino sono disponibili il portale on line prenotazioni.vaccinicovid.gov.it., il numero verde 800.00.99.66 attivo dalle 8 alle 20 o gli sportelli Bancomat di Poste Italiane.

Verranno somministrate dosi di Pfizer e AstraZeneca con le specifiche indicazioni a seconda dell’età e della tipologia di soggetto.

FRAGILI – La Regione inoltre reso noto che la campagna vaccinale è aperta “anche ai pazienti, nati dal 1971 al 2004, affetti da patologie che possono aumentare il rischio di sviluppare forme severe di Covid-19”. Sul portale sardegnasalute.it dettagli e approfondimenti sull'estensione della vaccinazione a queste categorie.

DOCENTI E CAREGIVER – Via anche ai vaccini al “personale docente e non docente delle scuole statali e paritarie e delle università che ancora non sia stato vaccinato”, e apertura anche ai caregiver e familiari conviventi dei disabili gravi e i parenti che convivono con persone estremamente vulnerabili che fanno riferimento alla patologia "trapianto d'organo e di cellule staminali emopoietiche" e che “dal prossimo 24 maggio potranno prenotarsi sul sistema di Poste Italiane”.

I MEDICI DI FAMIGLIA – Nel frattempo critiche alla campagna vaccinale nell’Isola piovono dai medici di famiglia, che non ci stanno a stare sul banco degli imputati di una strategia di somministrazione che al momento vede la Sardegna fanalino di coda in Italia.

“Dispiace leggere sulla stampa e sentire interviste in tv – spiega Domenico Salvago, presidente di Snami Sardegna - che la colpa delle vaccinazioni anti-covid a rilento sia dovuta alla non risposta dei medici di famiglia. Un'accusa totalmente infondata. Purtroppo i dati sulle vaccinazioni, in cui l'Isola è ultima, sono attendibili, in quanto derivano dal monitoraggio del Governo fatto sulle registrazioni effettuale, e che queste scarse performance dipendano da noi non è vero, perché anche se somministrassimo oggi le dosi a tutti i nostri pazienti allettati, gli unici insieme agli over 80 che possiamo fare in base all'accordo con la Regione, saremmo sempre ultimi. Basta una semplice addizione per provarlo”.

CAOS E CRITICHE – Pronte anche due interrogazioni poste da Francesco Agus, capogruppo dei Progressisti in Consiglio regionale, circa il caos in merito alla campagna dettato da “annunci dell'Ats che seguono comunicazioni dell'assessorato che li sconfessano o li superano”. “Abbiamo sottolineato più volte nei mesi scorsi che il sistema di prenotazione regionale non funzionava, è infatti bastato il passaggio a quello di Poste italiane per avere 95mila registrazioni in pochi giorni”, spiega Agus. “Presenteremo in Consiglio regionale due interrogazioni”, per capire i costi del “portale regionale e per conoscere quali siano stati i reali effetti della campagna di screening”.

Ulteriori dettagli e approfondimenti su L’Unione Sarda in edicola.

(Unioneonline)

I DATI SUL COVID IN SARDEGNA 

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