Vaccini, Figliuolo promuove la Sardegna: “Risultati molto buoni, in alcuni settori anche sopra la media nazionale”
Il commissario all’emergenza Covid: “Si è fatto un grande lavoro in tutti i paesini più isolati”
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La campagna vaccinale in Sardegna viene promossa dal generale Francesco Paolo Figliuolo.
Il commissario per l’emergenza Covid ha approvato i ritmi dell’Isola intervenendo a Cagliari in videoconferenza al convegno "Ad Adiuvandum, un esperimento sociale di medicina preventiva, solidale e di comunità".
"Sul fronte della campagna vaccinale la Sardegna sta operando molto bene – ha detto -, finora ha avuto risultati molto buoni, in piena media e in alcuni settori anche al di sopra della media nazionale". "In quest'ambito - ha aggiunto - si inserisce il progetto Ad Adiuvandum che nasce da un patto tra la Difesa e la Regione".
Secondo Figliuolo "si è fatto un grande lavoro in tutti i paesini più isolati, andando ad intercettare i più anziani e fragili, e oggi i dati ci danno ragione perché le percentuali della Sardegna su questi gruppi di età e di persone sono veramente buone". Quindi, ha concluso il commissario, "auspico che il progetto Ad Adiuvandum costituisca davvero una buona pratica e continui ad avere successo per la salute di tutti i nostri concittadini".
Per il generale è stata anche un’occasione di fare il punto sulla lotta al Covid sul piano nazionale: "Con 41 milioni di vaccinati (il 76% della popolazione italiana vaccinabile), la campagna ha raggiunto risultati molto buoni attestati anche qualche giorno fa dal famoso immunologo Anthony Fauci che ha parlato dell'Italia come di un modello a livello internazionale", ha dichiarato.
"Questo modello - ha concluso - è frutto di un lavoro di squadra fatto dalle istituzioni centrali, dalle Regioni e dalle Province autonome, dalla Difesa, dal mondo dell'associazionismo e del volontariato, dalla Croce rossa, e dai tanti privati che hanno messo a disposizione la propria organizzazione, i propri spazi, i propri amministrativi per poter organizzare i centri vaccinali".
Oggi in gran parte d’Italia si parte con la somministrazione delle terze dosi sui soggetti fragili e immunodepressi: "Siamo alla prima giornata delle cosiddette terze dosi e si sta cominciando la somministrazione sui soggetti fragili, gli immuno compromessi, quelli che cioè hanno bisogno di una dose aggiuntiva per completare il proprio ciclo vaccinale".
(Unioneonline/D)