Un lumicino di speranza: continua la battaglia degli oss accampati sotto il Consiglio regionale
«Una fiamma che diventa il simbolo del desiderio di essere riaccolti, di poter tornare a servire con orgoglio e stabilità chi ha più bisogno»Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Un lumicino per non spegnere la speranza. Continua la battaglia degli 81 operatori socio sanitari di tutta l’Isola, accampati da settembre sotto il Consiglio regionale di via Roma.
Questa sera accenderanno un piccolo lumicino: una fiamma semplice, ma piena di significato. Un gesto silenzioso che parla di speranza, di attesa, di amore per il proprio lavoro. Dietro quella luce ci sono volti, mani e cuori che ogni giorno si sono presi cura degli altri — con dedizione, rispetto e sacrificio.
«Oggi quella stessa fiamma diventa il simbolo del desiderio di essere riaccolti, di poter tornare a servire con orgoglio e stabilità chi ha più bisogno», spiega Valter Virdis, uno dei manifestanti che da due mesi fa i turni con i colleghi rimasti senza occupazione, e che rivendica come tutti gli altri la stabilizzazione promessa e mai arrivata.
«Che ogni lumicino acceso illumini il cammino di chi crede ancora nella giustizia, nella dignità e nella rinascita. Perché la speranza, anche quando sembra flebile, non si spegne mai»: dicono dal presidio, con quello stesso altruismo che nel periodo del Covid li ha visti in prima linea per aiutare gli altri. E che una volta finita la pandemia qualcuno ha deciso di mettere da parte.
