Sarà un 2023 di cantieri, a Cagliari. «Abbiamo aggiudicato i lavori per la nuova via Roma: dureranno 14 mesi a partire da gennaio. E anche quelli di viale Trieste. Ci sono interventi in corso in viale Buoncammino e in via Dante. Operai in campo anche per la metropolitana leggera. Avremo interventi per 100 milioni. Significano disagi per la viabilità, e chiedo a tutti di avere pazienza. Ma queste opere faranno Cagliari più bella e portano molti posti di lavoro». 

Paolo Truzzu fa gli auguri ai suoi concittadini per le festività natalizie. L’occasione è buona per fare il bilancio di tre anni e mezzo di governo della città e raccontare ciò che succederà nel prossimo.

In agenda, nelle opere da avviare, ci sono interventi in numerose zone: «Sono cantieri stradali», spiega il primo cittadino, «che inevitabilmente avranno ripercussioni sul traffico. Stiamo studiando delle soluzioni per ridurre il più possibile l’impatto». Ma per Truzzu il gioco vale la candela: Cagliari, sostiene, alla fine sarà ancora più bella. 

E i rifiuti? Il numero uno di palazzo Bacaredda è sicuro: sul tema ci ha fatto una campagna elettorale e la situazione, sostiene, è migliorata. «Anche se restano delle sacche di inciviltà: possiamo migliorare, certo. Non possiamo dirci del tutto soddisfatti, ma Cagliari è più pulita di come l’ho trovata». 

C’è poi il tormentone, per chi vive nei quartieri del centro storico, della malamovida. Cagliari è insicura o no? «Le statistiche dicono di no. Il problema è più che altro una diffusa maleducazione, che si trasforma in percezione di insicurezza». Un altro aspetto, poi: «Se un ragazzino di 15 anni è in giro alle cinque del mattino e i genitori non sanno dove sia, beh, in quel caso c’è un problema educativo». 

Tema caldo di questi giorni, soprattutto adesso che il sogno dei tifosi rossoblù, il ritorno di Claudio Ranieri in panchina, è diventato realtà: questo nuovo stadio si fa o no? La società ha presentato il nuovo piano economico finanziario, costerà 157,4 milioni più Iva, 60  dei quali a carico delle casse pubbliche: «Il Comune deve votare di nuovo la dichiarazione di pubblico interesse», spiega Truzzu, «ma non lo possiamo fare finché non abbiamo la certezza dell’intera copertura delle spese».

Ed eccolo, il nodo: la sua amministrazione assicura un contributo di 10 milioni. Gli altri 50 sono a carico della Regione: «E c’è una scadenza, del 14 febbraio: se vogliamo che Cagliari possa aspirare ad ospitare gli Europei, entro quella data deve essere tutto definito». Insomma:  il Municipio aspetta che da Villa Devoto battano un colpo. L’ultima volta che Truzzu ha sentito Christian Solinas? «Un mese fa, mi pare. Ma non abbiamo parlato di stadio».

All’ordine del giorno c’erano energia e caro bollette: quelle del Comune di Cagliari pesano per dieci milioni di euro all’anno, sono più che raddoppiate rispetto al 2021. Se la tendenza dovesse essere confermata, non ci sono molte strade: «Sono spese correnti. Per affrontarle potremmo dover aumentare le tasse, ed è difficile, oppure saremo costretti a tagliare i servizi essenziali». Truzzu allarga le braccia: sul punto, non ci sono altre alternative. C’è da sperare che i costi, nel 2023, non continuino a salire. 

Enrico Fresu 

© Riproduzione riservata