"Iniziamo a rimettere ogni cosa al suo posto".

Questa la didascalia che accompagna una foto pubblicata su Facebook dal neosindaco di Cagliari Paolo Truzzu.

Uno scatto che lo ritrae negli uffici del Comune intento a parlare al telefono sotto a un bassorilievo che rappresenta Gesù Cristo crocifisso.

E la cosa rimessa al suo posto dal nuovo inquilino di Palazzo Bacaredda sarebbe proprio l'immagine sacra, come sottolineano i numerosissimi commenti al post.

Le reazioni dei follower, però, sono state discordanti.

Molti plaudono all'iniziativa a suon di "Ottimo!", "Era ora!" e "Bravo sindaco , il crocifisso è il simbolo della nostra religione".

Altri invece criticano la scelta del primo cittadino, che, sostenuto dal centrodestra, ha vinto la sfida elettorale dello scorso 16 giugno contro Francesca Ghirra, succedendo a Massimo Zedda.

"Il crocefisso è fede, non cultura. Se il nuovo sindaco crede in Dio è libero di appenderlo a casa sua o al suo collo. Rimetterlo è come toglierlo", scrive ad esempio un utente.

"Lo stato è laico, questa cosa sfugge a tante persone", fa eco un altro commentatore.

Nonostante le posizioni diverse, il post ha comunque incassato in poco tempo decine di reazioni, commenti e condivisioni.

(Unioneonline/l.f.)
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