L’assist è di Sir Claudio: «L’ha detto Ranieri». Come a voler significare: se l’ha detto lui è giusto. Il sindaco di Cagliari Paolo Truzzu, che la curva del Sant’Elia in gioventù l’ha frequentata con assiduità, cita un coro dei tifosi in voga tra la fine degli anni Ottanta e i primi anni Novanta: «Risorgeremo, l’ha detto Claudio Ranieri». Il nuovo allenatore del Cagliari «ha  ribadito  un concetto che mi è molto caro», sottolinea il primo cittadino, «Cagliari (e la Sardegna, aggiungo) meritano uno stadio per non perdere l’occasione degli Europei 2032 di calcio, per consentire la rigenerazione di Sant’Elia e creare un insieme di opportunità per il quartiere, per garantire una casa al nostro Cagliari». 

Il tempo stringe. E servono i soldi. Quelli che devono, o dovrebbero, essere messi dalla Regione: 50 milioni, euro più, euro meno. La somma è la differenza tra il costo complessivo  dell’intera operazione (157 milioni più Iva) previsto nel nuovo piano economico finanziario e quanto verrà stanziato da Comune (10 milioni)  e società rossoblù. Solo che tra villa Devoto e via Roma, visto l’incremento esponenziale della quota a carico del pubblico, hanno deciso di aspettare e riflettere sull’opportunità dell’investimento. Il vicepresidente Giuseppe Fasolino ha assicurato la disponibilità. Ma di soldi non ne se sono visti. E Truzzu torna all’attacco:  «L’opportunità è adesso, in Finanziaria, e non va persa», spiega il primo cittadino, che si riferisce alla legge in discussione in consiglio regionale. 

 «Entro i primi di febbraio dobbiamo siglare la convenzione con Figc e Uefa. Altrimenti Cagliari e la Sardegna saranno fuori dagli Europei», avverte Truzzu. Che prosegue: «Faccio quindi un appello a tutte le istituzioni, al presidente» Christian Solinas,  «alla Giunta e a tutti i consiglieri regionali. Servono 50 milioni. La cifra è importante, lo so, ma è un investimento di un privato di quasi 200 milioni, capace di favorire ulteriori investimenti e far crescere tutta l’Isola. Non facciamoci sconfiggere dalla paura. Non lasciamoci sfuggire quest’opportunità. Cogliamola invece insieme. Del resto, l’ha detto Claudio Ranieri».

Enrico Fresu

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