Buio la notte. E pericoli 24 ore su 24 vicino agli scivoli a mare. La polemica su Marina Piccola arriva in consiglio comunale, a Cagliari attraverso un’interrogazione del capogruppo del Pd, Fabrizio Marcello. 

«Nessun cartello di pericolo.  Anzi, quelli che c'erano diversi anni fa, hanno ben pensato di toglierli», accusa l’esponente della minoranza. Parla delle discese di cemento usate per mettere in mare le imbarcazioni. Con alghe e sabbia diventano scivolose. «Passanti, turisti, anziani e bambini, ignari che quei due piccoli tratti siano una trappola, data dalla formazione naturale delle alghe, ci passano  per poi arrivare all'epilogo  più  spiacevole», dice Marcello, «le cadute rovinose sul cemento sono all'ordine  del giorno e a volte non bastano le urla dei bagnanti più 
esperti a segnalare il pericolo. A farne le spese sono quasi sempre gli anziani che non hanno la stessa prontezza e riflessi dei ragazzini. Teste spaccate, traumi alla colonna, femore rotto e tanta amarezza per un qualcosa che si potrebbe evitare con dei semplici cartelli». E l’esponente del Pd lo sa, visto che lavora anche in ospedale. Ed è lì che arrivano i feriti. 

Ma i problemi in quella zona a ridosso del mare non sono finiti. «Il tratto di strada che va dai parcheggi sterrati al porticciolo è al buio, con tutti i pericoli che ne conseguono per i pedoni», accusa ancora Marcello, «si parla tanto di waterfront e delle sue bellezze, poi lasciano un tratto  “storico” in condizioni disastrate». 

(Unioneonline/:E.Fr.)

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