"Una soluzione del problema non esiste ma di sicuro dobbiamo partire da lontano, ri-partire dalla scuola materna, dai piccolissimi che devono capire di essere diversi eppure uguali".

Maria Pia Massetti, già vice preside del liceo classico "Siotto", ha più di una perplessità sul fatto che un corso di difesa personale possa garantire alle donne una maggiore sicurezza e serenità sul posto di lavoro.

"Sono sempre più convinta, anche alla luce dei recenti fatti di cronaca, che con la violenza - anche quella d'istinto - non si risolva granché".

L'attuale recrudescenza - secondo la docente - ha almeno due matrici. "Da una parte la difficoltà degli uomini, di certi uomini, ad accettare la presenza di donne in ruoli apicali: il fatto che non siano più loro proprietà personale (siano mogli, sorelle o madri) spaventa un certo universo maschile che mal sopporta questa donna che cammina da sola con le proprie gambe. C'è poi l'elemento straniero, la paura cioè dell'estraneo, l'aggressione dell'africano - oggi magari l'algerino di turno, visto l'incremento degli sbarchi registrati in questi ultimi giorni - che spinge le donne a cercare un sistema di difesa che, magari, corre il rischio di diventare addirittura controproducente".

Forte di una lunga esperienza didattica passata attraverso diverse generazioni, la professoressa Maria Pia Massetti vede proprio nella scienza dell'educazione una strada maestra verso un futuro più sereno.

"Dobbiamo tutti aiutare i nostri bambini e ragazzi a capire che non c'è da prevaricare nei confronti di nessuno. Aiutarli a comprendere che, il più delle volte, parliamo di stranieri spaesati, che hanno fame, che aggrediscono e rubano un braccialetto solo per questo motivo".

Paolo Matta
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