Proseguono gli appuntamenti della Settimana sociale dei cattolici a Cagliari.

Oggi interviene Antonio Tajani, presidente del Parlamento europeo: nelle sue parole il ricordo a tutti i presenti delle finalità principali dell'Europa, ossia lavoro e futuro, che abbiano uno sguardo in particolare rivolto ai giovani, ai diritti sociali e alla democrazia.

Per rispondere alle sfide di oggi, dice, "serve un’Europa più forte, una vera Patria europea in grado di dare protezione, capace di imporre a chi vuole esportare nel nostro mercato il rispetto degli stessi principi che i nostri imprenditori devono seguire".

Per promuovere e tutelare il lavoro, ribadisce, "dobbiamo ripartire dall’economia reale, da cui viene la stragrande maggioranza dei nuovi posti di lavoro. La politica di concorrenza deve modernizzarsi non ostacolando la nascita di campioni europei indispensabili per competere con i giganti mondiali. Così come la politica commerciale deve contribuire a rafforzare la base industriale e creare lavoro in Europa".

E per rimanere competitivi "dobbiamo cogliere le grandi opportunità dell’era digitale. Le nuove tecnologie permetteranno un aumento della produttività nei Paesi industrializzati dallo 0,8 all'1,4% ogni dodici mesi".

E, ancora, parla di donne e caporalato: incentivare la presenza delle prime nel mondo del lavoro e combattere il secondo, una "forma di schiavitù".

In conclusione, ricorda il monito di papa Francesco: "È giunta l'ora di costruire insieme l'Europa che guarda, difende e tutela l'uomo", e il modo migliore per dialogare, conclude, "è fare qualcosa insieme". Questo, dice Tajani, "è l'essenza della costruzione europea: un progetto di uomini e donne, un sogno di libertà, prosperità e pace che si realizza, per il quale dobbiamo continuare a lavorare insieme".

(Redazione Online/s.s.-g.d.)
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