Domani tornano in classe, dopo oltre tre mesi, più di 36mila studenti sardi delle superiori (circa il 50 per cento). Gli istituti riaprono con metà degli alunni in presenza, gli altri restano a casa con la didattica a distanza attraverso il sistema della rotazione. Sarà così per almeno due settimane con l'obiettivo di raggiungere poi il 75 per cento dei ragazzi in aula.

Tra le novità, i controlli della Protezione civile, il tracciamento, e l'aumento del numero dei bus in servizio: nell'area del Cagliaritano il Ctm garantisce fino a 211 mezzi con 60 corse in più al giorno; l'Arst 192 mezzi solo per il trasporto scolastico; 250 mezzi saranno messi a disposizione da Anav, l'associazione che rappresenta le aziende private di Tpl.

E tra oggi e domani è atteso il verdetto del Tar sul ricorso della Regione Sardegna in seguito al passaggio da zona gialla ad arancione: "La situazione è insostenibile - sono state ieri le parole di Antonello Peru, consigliere di Cambiamo-Udc -, il governo modifichi immediatamente la collocazione della nostra Regione in fascia arancione altrimenti la situazione, anche dal punto di vista dell'ordine pubblico, rischia di essere sempre più difficile da tenere sotto controllo. La gente è vicina alla disobbedienza civile".

(Unioneonline)

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