Continuano le polemiche sulla zona arancione in Sardegna contro cui ieri la Regione ha presentato ricorso.

Antonello Peru, consigliere di Cambiamo-Udc, lancia l'allarme disobbedienza civile: "La situazione è insostenibile, il governo modifichi immediatamente la collocazione della nostra Regione in fascia arancione altrimenti la situazione, anche dal punto di vista dell'ordine pubblico, rischia di essere sempre più difficile da tenere sotto controllo. La gente è vicina alla disobbedienza civile".

"Il passaggio da fascia gialla ad arancione in una settimana ha messo in ginocchio centinaia e centinaia di operatori di diversi settori, reggere un'altra settimana è impossibile", osserva Peru, chiedendo unità all'opposizione, da cui si aspetta che "smetta di calvalcare l'onda della protesta contro la Giunta regionale".

La decisione dell'esecutivo nazionale secondo Peru è un comportamento "discriminatorio" nei confronti della Sardegna.

All'attacco anche Solinas, dopo le dichiarazioni dei giorni scorsi: "Lo Stato, rappresentato oggi da un governo dimissionario, per tutelare i sardi ci costringe a impugnare un provvedimento immotivato e dannoso che ci obbliga a restare in zona arancione nonostante ogni tipo di evidenza scientifica e statistica".

Il pronunciamento del presidente del Tribunale amministrativo della Sardegna è atteso già per domani o al massimo luned'. L'avvocatura della Regione ha chiesto un decreto cautelare "inaudita altera parte". Questo significa che il pronunciamento con decreto presidenziale sarà immediato. In teoria sarebbe potuto arrivare oggi stesso, ma è più probabile che venga pubblicato tra domani o lunedì.

(Unioneonline/L)
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