Il testo di legge per la compensazione dei costi della condizione insulare della Sardegna è arrivato alla sua stesura definitiva.

L'approvazione della commissione speciale per l'Insularità presieduta da Michele Cossa dovrebbe arrivare la prossima settimana, dopo un passaggio della proposta di legge all'interno dei gruppi consiliari.

Si tratta, ha ricordato oggi Cossa, di una proposta di legge nazionale di iniziativa del Consiglio regionale. Un provvedimento complementare a quello per il riconoscimento del principio di insularità in Costituzione che sta per essere discusso in Aula in Senato, e che per l'approvazione definitiva richiede il procedimento aggravato.

Obiettivo del testo esaminato nel parlamentino dell'Insularità è quello di riequilibrare il deficit di Pil che l'Istituto Bruno Leoni ha calcolato ammonti a 5.700 euro pro capite l'anno, istituendo un "Fondo per il riequilibrio e lo sviluppo della Sardegna", alimentato dai finanziamenti pluriennali dell'Unione europea e dello Stato per le politiche di coesione e di riequilibrio delle regioni svantaggiate, marginali e insulari.

Il fabbisogno complessivo sarà determinato annualmente da un "Piano pluriennale complessivo per il riequilibrio e lo sviluppo" che sarà aggiornato sulla base di linee guida redatte da un apposito Organismo Tecnico Paritetico. Ne faranno parte sei membri: tre nominati dal Governo e tre dalla Regione. Per il primo anno, comunque, il fabbisogno è quantificato in 5.700 euro pro capite, ossia circa 9 miliardi di euro.

(Unioneonline/F)
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