Si è aperta davanti al giudice Giorgio Altieri l’udienza preliminare che dovrà decidere sul rinvio a giudizio dei vertici della Saras e della Petraco, accusati dalla Direzione distrettuale antimafia di Cagliari di riciclaggio, al termine dell’inchiesta sull’acquisto di petrolio curdo proveniente dall’Iraq.

Stralciata e ancora in corso d’indagine la parte dell’inchiesta che ipotizzava che il greggio venisse acquistato dall’Isis, i pubblici ministeri Guido Pani e Danilo Tronci avevano sollecitato il processo per otto persone, tra questi anche il manager Dario Scafardi, oltre alle società Saras e Petraco. E questa mattina, davanti al Gup del Tribunale di Cagliari, il procuratore aggiunto Pani ha rinnovato la richiesta di rinvio a giudizio, mentre hanno sollecitato il proscioglimento i primi difensori che hanno discusso in aula.

Lo Stato iracheno, chiamato in causa come parte offesa, non si è costituto parte civile.

Alla fine il giudice ha poi rinviato l’udienza al 20 ottobre e al 24 novembre per far parlare tutti i difensori e decidere.

A guidare il pool di difensori ci sono gli avvocati Alfredo Diana, Francesco Mucciarelli, Alessandro Boni, Luigi Fornari, Franco Balsamo, Carlo Sassi, Francesco Centonze e Matteo Buzzone. L’inchiesta della Dda di Cagliari era nata nel 2016 dopo l'arrivo a Cagliari di una trentina di navi che gli investigatori sospettavano contenessero greggio iracheno, secondo i sospetti degli investigatori in quel momento in mano ai terroristi di Daesh e acquistato a prezzo vantaggioso.

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