Ancora pochi giorni e per Cagliari, come per molti altri centri dell’Isola, sarà Settimana Santa: migliaia di devoti non vorranno mancare a riti antichi, con le strade dei piccoli centri storici trasformate in cappelle a cielo aperto.

Poi sarà ancora Sant'Efisio, altra pacifica "invasione" da tutte le regioni della Sardegna.

Folle enormi che adesso diventano un problema, perché le nuove norme di sicurezza introdotte dal capo della polizia Franco Gabrielli dopo la tragedia di Torino in piazza San Carlo – dove lo scorso giugno una donna è morta e oltre mille persone sono rimaste ferite – si traducono in alti costi per gli organizzatori di eventi pubblici, come appunto le processioni del Cristo morto o quella votiva di Sant'Efisio.

Da prevedere ingressi separati per l'accesso e il deflusso della folla, aree per controlli e perquisizioni, zone sterili per l’assistenza sanitaria e vie di fuga.

Un complesso di misure che diventa problematico applicare in occasione di eventi religiosi e itineranti.

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