Costa Crociere dice no allo spreco alimentare e dona ai bisognosi i pasti non utilizzati. L’iniziativa, interrotta durante la pandemia, è ripartita a livello nazionale proprio da Cagliari, dove stamane ha attraccato la Costa Toscana.

Un team di chef è sceso sul molo Rinascita e ha sbarcato 60 kg di cibo, corrispondente a 160 pasti, caricati poi sul camion del Banco alimentare che li ha portati nella sede della comunità “L’Aquilone” e alla Congregazione delle Suore Missionarie della Carità di Calcutta, i quali a loro volta li distribuiranno tra coloro che in città non hanno da mangiare.

«Il numero di chi non riesce più a mettere insieme il pranzo con la cena nell’Isola è aumentato del 40% dopo la pandemia», ha detto Valentina Vaquer, direttrice amministrativa del Banco Alimentare della Sardegna. L’iniziativa benefica a Cagliari è promossa dalla compagnia Costa Crociere in collaborazione con l’Autorità Portuale del Mare di Sardegna, l’Ufficio delle Dogane di Cagliari, la direzione generale della sanità animale e dei farmaci veterinari di Cagliari, Cagliari Cruise Port e la Fondazione Banco Alimentare Onlus. Si ripeterà ogni martedì (giorno di sbarco di Costa Toscana) fino al 21 novembre: le eccedenze alimentari verranno consegnate ai volontari del Banco Alimentare, che li doneranno alla comunità L’Aquilone, e alle Suore Missionarie della Carità di Calcutta.

Sempre stamattina, due classi del Liceo scientifico Alberti sono salite a bordo della nave per conoscerla da vicino e scoprire le politiche di sostenibilità portate avanti dalla compagnia e le opportunità di lavoro. «Cagliari è un esempio virtuoso nella lotta allo spreco alimentare anche in ambito marittimo. Ci auguriamo che presto altre città possano seguire l’esempio» ha detto Gabriele Baroni, direttore della comunicazione e delle relazioni con i media di Costa Crociere. «Abbiamo anche iniziato le visite guidate a bordo degli studenti delle scuole», sottolinea. Massimo Deiana, presidente dell’Autorità portuale, da parte sua aggiunge: «Questa attività avrà una ricaduta importante sulla lotta alla povertà, faremo sì anche altre compagnie che fanno scalo nei porti sardi, e poi nel resto d'Italia, possano seguire l'esempio».

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