No al blocco della pesca ai ricci di mare per tre anni. Così un ricciaio si è arrampicato nel cornicione del palazzo del Consiglio regionale. Poco fa, una volta fatto rasserenare, è sceso di sua spontanea volontà.

Ma la protesta è stata molto più vasta. La svolta è arrivata in serata: il Consiglio regionale ha riaperto la raccolta dei ricci.

Da domani fino al 30 aprile riprendono quindi la pesca e la vendita. Lo prevede un emendamento alla legge Omnibus.

I pescatori sardi, da questa mattina in presidio sotto il Consiglio regionale, e in particolare i ricciai, che questo pomeriggio hanno bloccato il traffico in via Roma, a Cagliari, chiedevano attenzione da parte della politica.

Uno dei manifestanti si è arrampicato al cornicione dell’edificio, dopo attimi di paura è stato convinto a scendere.

«Non vogliamo ristori, vogliamo lavorare», questo il coro unanime. «Ci hanno imposto il blocco della pesca per tre anni, ma non sappiamo su quali basi - sostiene Antonio Puddu, uno dei 189 pescatori di ricci autorizzati nell'Isola - le ricerche dei biologi dimostrerebbero che i ricci sono in sofferenza, chi scende in mare ogni giorno dice che non è così».

E ancora: «Avevamo fatto le nostre proposte - ricorda Puddu - per trovare un compromesso, abbiamo proposto di ridurre il numero delle ceste e dei giorni a settimana in cui pescare, ma non ci hanno dato risposta. Avremmo potuto trovare una soluzione di quel tipo, riducendo i prelievi, non annullandoli. Ora chiediamo che se fermo ci deve essere sia per un anno».

Questa mattina i pescatori della Uil hanno fatto ulteriori richieste per il comparto in generale, come la riconversione delle licenze, a fronte di un pagamento di un indennizzo, agli operatori pesca che lavorano con le piccole imbarcazioni a strascico e che pescano sotto costa «creando danni al fondale e distruggendo la fauna marina troppo piccola» e anche «più controlli per il rispetto della legge sulle nasse».

In mattinata si sono fermati ad ascoltare le istanze il presidente della commissione Attività produttive, Piero Maieli, il consigliere regionale di maggioranza Michele Ennas (Lega) e la consigliera di opposizione, Desirè Manca (M5S).

(Unioneonline)

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