Quel semaforo disattivato che avrebbe potuto evitare la tragedia in viale Poetto
Tempo fa era in funzione, un residente: «Attraversamento pericoloso, spesso ho rischiato di venire travolto da chi scambia la strada per una pista»Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Un semaforo che avrebbe potuto evitare la tragedia di ieri, che c’è ma purtroppo non è attivo da diversi anni, nonostante le lamentele e i pericolo per quell’attraversamento pedonale.
Giovanni Fanni, commercialista cagliaritano di 47 anni, è morto oggi al Brotzu dopo un grave incidente avvenuto nella notte all’incrocio tra viale Poetto e viale Campioni d’Italia. Stava attraversando sulle strisce pedonali quando uno scooter elettrico ha travolto lui e i suoi familiari, moglie e figli gemelli di sei anni.
Parliamo di una zona molto trafficata, soprattutto in estate, perché è l’arteria stradale che da Cagliari porta al Poetto.
A quell’incrocio c’è un semaforo. Tempo fa era in funzione, poi l’hanno spento con la promessa che avrebbero lasciato attivo quello pedonale con pulsante a chiamata. Niente, da diversi anni è tutto disattivato nonostante i pericoli e le lamentele dei residenti proprio per l’attraversamento pedonale.
Ci scrive anche un residente della zona, passato ieri sul posto poco dopo l’incidente: «Stavo tornando a casa, a piedi, e ho visto. Purtroppo è una notizia tragica. Quello è un attraversamento pericolosissimo, spesso ho rischiato di venire travolto da qualche auto (o moto) che scambia la strada per una pista. È presente un semaforo, disattivato, quanti incidenti sono necessari perché lo rimettano in funzione?».
(Unioneonline/L)