Arriva fino al Consiglio regionale la protesta dei lavoratori del progetto Lavor@bile: 46 disabili del progetto per l'inserimento lavorativo nato nel 2007 accusano l'Aspal, l'Agenzia sarda per le politiche attive del lavoro, di "discriminazione per non voler assumere questi lavoratori nonostante ci siano le leggi che stabiliscano che si tratta di un diritto", spiega Ermelinda Delogu, presidente di Lavor@bile.

Appena poche settimane fa avevano protestato contro "l'esclusione da parte dell'Agenzia che avrebbe dovuto assumere", tra i 300 precari ex Cesil e Csl stabilizzati lo scorso gennaio, "anche i 46 disabili di Lavor@bile".

Oggi la formale denuncia all'Unar, l'Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali, e "la richiesta di una verifica dell'operato del direttore generale dell'Agenzia alla Procura della Repubblica, alla Corte dei Conti e all'Agenzia nazionale del Lavoro", spiega la presidente Delogu.

"La Regione ha emanato leggi specifiche che prevedono il nostro reintegro", spiega ancora, a cominciare dalla legge regionale 9 del 17 maggio 2016, proprio quella che istituisce l'Agenzia.

"La Regione", si legge, "nel rispetto delle norme sul collocamento delle persone con disabilità, adotta uno specifico programma di inclusione lavorativa per il superamento della situazione di precarietà, al fine di valorizzare l'esperienza maturata nei servizi per l'impiego, delle persone con disabilità occupate nell'ambito del progetto Lavor@bile".

TEMUSSI. "Non esiste nessuna discriminazione", risponde il direttore generale Massimo Temussi, "questi lavorati non hanno né maturato i 36 mesi di lavoro né hanno la professionalità richiesta", sebbene abbiano operato nei Cesil e Csl, "per essere assunti di diritto. Il Consiglio regionale", dice ancora Temussi, "ha fatto due leggi sulla stabilizzazione dei precari, questi lavoratori non rientrano in nessuna delle due.

Se, quindi, loro debbano rientrare o meno non sta a me stabilirlo, io mi limito a rispettare la legge". Non solo. "A livello nazionale l'inserimento lavorativo delle persone con disabilità è sancito nella legge 68 del 199.

Contro quella legge non possiamo andare, naturalmente. Quindi, stabilita la quota disabili, la prossima settimana dovremmo riuscire a pubblicare i bandi ai quali anche loro, chi ne avrà titolo, potranno partecipare. Certo", conclude il dg di Aspal, "terremo conto della situazione dei lavoratori di Lavor@bile, ma in nessun modo potremo andare contro la legge".

ZEDDA. Alessandra Zedda, consigliere regionale di Forza Italia si schiera accanto ai lavoratori disabili: "E' una situazione inspiegabile, ricordo che anche loro hanno lavorato nei Cesil e Csl. Il progetto di Lavor@bile, nato nel 2007, non è stato attuato. Le strutture amministrative hanno commesso i primi gravi errori, poi il Consiglio regionale, con un accordo di tutti, ha ripreso in mano la situazione di questi lavoratori e ha ridefinito le risorse e il percorso che doveva portare al loro reinserimento.

Ora si tratta di dare corso alle determinazioni degli uffici per definire, nei termini della legittimità, il loro reinserimento".
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