Processo Crivellenti, assolto il sindaco di Cagliari Massimo Zedda
Il sindaco di Cagliari Massimo Zedda è stato assolto dall'accusa di Abuso d'ufficio nell'ambito del processo per la nomina di Marcella Crivellenti a sovrintendente della Fondazione del teatro lirico.
La sentenza è stata pronunciata alle 16,50 dal tribunale presieduto da Claudio Gatti.
Il fatto non sussiste è la formula pronunciata dal collegio. Significa che è stata un'assoluzione piena.
Nella sua requisitoria il pm Giangiacomo Pilia aveva chiesto la condanna a un anno e sei mesi.
Il magistrato aveva sostenuto che "la nomina di Marcella Crivellenti a sovrintendente del Teatro Lirico ha almeno tre ragioni di carattere privatistico inconciliabili con la finalità pubblica". L’imputato, a suo dire, aveva nominato Crivellenti senza tener conto della precedente manifestazione d'interesse da lui stesso bandita nel 2012 e alla quale avevano partecipato 44 persone.
"La stessa decsione del Tar che ha annullato la nomina di Crivellenti", ha detto il pm riferendosi alla sentenza dell’autunno 2013, "parla della mancanza di un processo motivazionale, non è stato motivato un percorso logico giuridico attraverso il quale si è arrivati alla decisione, non è stata fatta alcuna valutazione in ordine ai requisiti previsti dalla legge e dallo statuto per nominare il sovrintendente e non esiste riferimento al curriculum. Si è parlato di un rapporto di fiducia, è stata una scelta del presidente".
Inoltre, ha spiegato il magistrato inquirente ai giudici della prima sezione penale di Cagliari, "dell'esigenza di nominare Crivellenti per contenere i costi del Teatro si è parlato solo nel secondo interrogatorio. Appare più un pretesto per occultare una condotta illecita".
La difesa di Zedda - "Con questo procedimento si è posto sotto accusa chi ha tentato di mettere in sicurezza i fondi pubblici perché non venissero dilapidati". Ha parlato per oltre due ore l'avvocato Fabio Pili, difensore del sindaco Massimo Zedda assieme all'avvocato Giuseppe Macciotta.
Per la difesa, l'accusa non tiene conto che Zedda, in qualità di presidente del Teatro Lirico, si è battuto per contenere i costi del teatro, per contenere "la spesa pubblica", una spesa che ricade su "chi non ha neanche la possibilità di godere di una sola nota di quegli straordinari concerti".
"Zedda", ha proseguito il legale, "aveva una visione diversa della fondazione da quella degli altri consiglieri che la vedevano come una fabbrica di spettacoli onerosi, a prescindere dalla sostenibilità finanziaria".
I difensori avevano chiesto l'assoluzione del primo cittadino da entrambi i capi d'imputazione contestati.