Venti piccoli di tartaruga caretta caretta sono stati avvistati stamane alle 7 da alcuni militari in servizio allo stabilimento dell'Esercito. Si tratta del secondo avvistamento avvenuto quest'estate nella spiaggia cagliaritana. Immediatamente sono stati allertati Protezione civile e Forestale, i quali hanno fatto un sopralluogo e si sono messi subito alla ricerca dell’eventuale nido dove probabilmente sta avvenendo la deposizione delle uova. Purtroppo, altre 7 tartarughe sono state trovate morte.

L’assessore all’Ambiente e alle Politiche del Mare del Comune di Cagliari, Alessandro Guarracino, esprime soddisfazione: «Accogliamo con grande entusiasmo questo evento, che è davvero importante per l’ambiente del nostro litorale. È risaputo che le tartarughe, per deporre le uova scelgono luoghi sani, e il Poetto lo è: questo è il risultato dell’attenzione che mettiamo per la tutela dell'arenile, tramite interventi delicati che lo salvaguardino. Un esempio fra tutti è la posidonia, che non eliminiamo perché fondamentale per la tutela della spiaggia e del mare. Quello di stamattina non è che un riconoscimento della natura per il lavoro fin qui svolto».

Guarracino fa sapere di essere in contatto con il direttore dell’ Area Marina Protetta di Capo Carbonara, Fabrizio Atzori, che insieme ai tecnici si sta occupando di monitorare il tratto nei pressi dello stabilimento dell’Esercito. Con ogni probabilità, infatti, ci saranno altre schiuse e nasceranno altri piccoli di tartaruga Caretta Caretta, una specie che negli ultimi tempi è sempre più presente in Sardegna.

«Non avendo trovato, stamattina, la camera del nido di questi esemplari, dovremo rimanere in osservazione tutta la notte, nella speranza che escano», spiega Atzori. Il motivo per cui le tartarughe ultimamente scelgono la nostra Isola per nidificare è oggetto di studi scientifici approfonditi, «e tuttavia si sa per certo che hanno trovato un ambiente sano», dice il direttore dell’ Area Marina Protetta di Capo Carbonara. «Gli avvistamenti in Sardegna sono più frequenti perché i bagnanti, compresi i turisti, prestano attenzione, sperando di vederle. Quindi i numeri che abbiano sono solo di quelle che si riesce a trovare, ma è certo che sono molte di più».  

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